Alle origini del nostro approccio c’è il Planet-Centric Design

Swipando
4 min readApr 21, 2023

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Nato come risposta alla attuale crisi ambientale, il Planet-Centric Design (PCD) è un metodo di progettazione che si pone come obiettivo la conservazione e la salvaguardia del pianeta, partendo dalla considerazione che ogni oggetto, ogni prodotto, sistema o bene che creiamo ha un impatto sull’ambiente.

Possiamo definire il PCD una filosofia del design che mette il pianeta e le sue comunità al centro della progettazione attraverso la ricerca e la creazione di soluzioni sostenibili e resilienti che tengano conto degli effetti sull’ambiente, sul contesto sociale ed economico nel lungo periodo.

Esso dovrebbe essere opportunamente incluso tra i processi utili alla riduzione delle sempre più gravi criticità ambientali, nell’ambito dei comportamenti etici, in parte in via di definizione, finalizzati a un cambio radicale nella nostra mentalità e nei nostri comportamenti.

Il PCD ricerca una maggiore responsabilità, collaborazione e trasparenza da parte dei progettisti e dei produttori e affronta questioni complesse come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la giustizia ambientale, per creare un futuro sostenibile e più equo per tutti.

La metodologia del Planet-Centric Design si basa su un approccio olistico e sistemico alla progettazione, che considera l’intero ciclo di vita di un prodotto o di un servizio — dalle materie prime alla produzione, dal confezionamento alla distribuzione, dall’uso al fine ciclo — ponendo l’attenzione sulla sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale.

Questo modo nuovo di concettualizzare prodotti e servizi si basa su principi centrati sul pianeta e consente di navigare la complessità con output di design più etici, che considerano i valori della responsabilità, della sistematicità e della trasparenza.

Il Planet-Centric Design, la nostra metodologia.

Come viviamo la responsabilità.

I prodotti o i servizi che progettiamo hanno il potere di definire e cambiare il comportamento delle persone per cui sono pensati. Per tale motivo, quando li creiamo ci dobbiamo assumere la responsabilità delle nostre decisioni ed essere responsabili vuol dire non causare danni al pianeta.

Come intendiamo la sistematicità.

Guardiamo oltre la semplice progettazione di dettaglio abbracciando la complessità, con una prospettiva più ampia. Nel farlo, adottiamo un atteggiamento collaborativo che ci permette di collegare le persone per accelerare il cambiamento: più visioni differenti aiutano ad individuare la soluzione desiderata e raggiungere l’obiettivo atteso.

Come perseguiamo la trasparenza.

Apriamo i nostri processi agli utenti finali tramite la condivisione delle conoscenze, per comunicare loro gli impatti ed accelerare il cambiamento a favore di comportamenti più sostenibili. L’essere trasparenti ci permette di avere una visione più lungimirante e consente agli utenti finali di compiere una scelta più consapevole. Se questi sono i pilastri su cui poggia la struttura del nostro metodo, altrettanto importanti sono le sfide che il Planet-Centric Design deve affrontare per raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità.

I pilastri della metodologia.

Da uomo a pianeta.

Il cambio di prospettiva che dobbiamo assumere passa da una progettazione antropocentrica ad una che mira a realizzare soluzioni volte a un equilibrio sistemico. Questo significa che gli stakeholder da considerare nelle progettualità sono in numero molto superiore a quello cui eravamo abituati: non singole persone ma il pianeta, i fiumi, le montagne, gli esseri che vivono determinati ambienti diventano attori da considerare e interpretare, rispettandone bisogni, necessità e caratteristiche specifiche.

Da quantità a qualità.

Prendendo in considerazione le esigenze dell’insieme-pianeta, diventa inevitabile il passaggio da una cultura della produzione-esubero ad una incentrata sulla qualità. Da qualche tempo si registra una maggiore propensione alla condivisione e allo scambio di prodotti e servizi, un approccio sostenibile spesso supportato da strumenti digitali che ne facilitano l’utilizzo. Queste nuove modalità di fruizione si ricollegano ai principi dell’economia circolare di durabilità, intensità, fiducia e libertà, sempre più ricercati dalla società contemporanea.

Da breve a lungo termine.

Avendo alla base una prospettiva più ampia e comprensiva della complessità del mondo, il design incentrato sul pianeta è realmente inclusivo ed enfatizza una visione di lungo periodo, valutando non solo i risultati immediatamente tangibili ma anche le conseguenze misurabili a distanza di anni. L’ottica lungimirante permette di progettare con maggiore chiarezza e precisione per il bene del pianeta, delle persone senza che ciò comprima il business.

Da market fit a planet fit.

Il passaggio da una visione centrata sulla mera richiesta del mercato a una che pone le necessità del pianeta al centro delle riflessioni è la sfida più complessa. È un tema valoriale che tocca un bene più alto ma che può avere impatti positivi anche sul business. Sempre più spesso le persone scelgono prodotti e servizi di brand che si espongono sui temi della sostenibilità, facendo anche scelte in controtendenza alle classiche leggi di mercato, che premiano considerate nel lungo periodo.

Swipando ha scelto di abbracciare la metodologia del Planet-Centric Design perché in linea con la strada che è necessario prendere, per il bene del pianeta in cui viviamo. Desideriamo accompagnare i nostri clienti verso l’integrazione e l’evoluzione del digitale avendo cura della storia delle persone, del territorio e delle competenze, in un percorso di crescita da affrontare insieme.

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Written by Swipando

Aiutiamo persone e brand ad esprimere le proprie idee e a crescere in modo sostenibile. Applichiamo il Planet Centric Design al nostro metodo di lavoro.

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